Castello Gallelli
Edificazione
1853
Ubicazione
Badolato, Calabria
Attuale proprietario
Don Ettore Gallelli di Badolato, Barone di Badolato
Stile
Neogotico
Attività e servizi
Cerimonie, visite guidate, feste, matrimoni, mostre, spettacoli, rievocazioni
Ambienti
Parco, Biblioteca, Salotto del baldacchino, Cappella di S.Anna, Celle detentive,
Sito internet
Cenni storici
Don Luca, primo barone Gallelli di Badolato, intorno al 1660, durante una battuta di caccia al cinghiale a cavallo diede al luogo oggi denominato tenuta Pietra Nera; insieme allo staff di battitori e fiancheggiatori, scendendo dai boschi situati a nord di Badolato, all’inseguimento di un gruppo di cinghiali, giunse casualmente in una zona piana, panoramica, dal clima mite e ventilato, a circa 3 km dal mare, caratterizzato dalla presenza di una grande pietra scura, che egli definì appunto Petra Nigra, successivamente tradotto in Pietra Nera. Quel luogo ventilato, dalla terra fertile, così suggestivo, e a metà strada tra la marina e il borgo storico di Badolato, gli piacque così tanto, che decise di impiantarvi un uliveto.
Quasi duecento anni più tardi, don Pasquale, (settimo barone Gallelli di Badolato), nel 1853 fece frantumare e interrare quella grande Pietra Nera, sopra la quale edificò un castello in stile neogotico, terminato poi dal figlio, trasformando così definitivamente quel luogo in un tenuta nobiliare del “buen ritiro”, al centro di una grande azienda agraria, e allo stesso tempo ritiro bucolico, aperto ad amici e parenti.
Castello Gallelli della tenuta di Pietra Nera, è anche la sede ufficiale del Club calabrese per la caccia alla volpe simulata, (unica società in meridione per l’organizzazione di questo elitario sport equestre.) Il castello neogotico fu commissionato a due architetti Toscani nel 1853, rimasto da sempre nel patrimonio di famiglia, e abitato ancora oggi dai discendenti, il maniero troneggia in posizione preminente sulla strada che collega la marina e l’affascinante borgo medioevale di Badolato. In un’ epoca in cui in meridione dilagava il brigantaggio, i nobili di tradizione terriera che abitavano le campagne, per fronteggiare eventuali attacchi, commissionavano a sapienti architetti dimore-fortificate inespugnabili, proprio grazie ai principi di architettura militare derivati dal medioevo, coi quali queste residenze venivano costruite ancora nel corso del diciannovesimo secolo.