Zampetti

Origine

Filattiera-Parma-Pavia

Residenza

Pavia

Referente della casata

Prof. Paolo Zampetti

Titoli nobiliari

Nobiltà generica

Sodalizi di appartenenza

Ordine di San Michele dell’Ala, Ordine del Leone del Ruand, Ordine di S. Eugenio di Trebisonda, Militare Ordine di sant’Agata dei Paternò, Capitolo Nobile di Fernando VI, Ordine Patriarcale di S. Ignazio di Antiochia, Accademia Collegio de’ Nobili di Firenze, Consulta dei Senatori del Regno, Unione della Nobiltà d’ Italia (UNI), Real Academia Sancti Ambrosii Martyris, IAGI (Istituto Araldico Genealogico Italiano)

Dimore

Arma e motto

Arma: d’argento, alla branca di leone d’oro in banda, reggente una croce latina di rosso, in sbarra, accompagnata nel cantone destro da un crescente rivoltato d’azzurro, posto in sbarra


Motto: AMAT VICTORIA INGENIUM


Etimologia


Potrebbe derivare da un soprannome originato da varie motivazioni dalla parte anatomica di un animale, la zampa. Il cognome Zampetti ha un ceppo romano ed uno marchigiano.

Cenni storici

Famiglia originaria di Filattiera, paese ora in provincia di Massa Carrara ma un tempo dapprima feudo della famiglia Malaspina indi, dopo il 1847, comune degli Stati Parmensi .
Le prime testimonianze della presenza della famiglia Zampetti si riscontrano con l’arciprete Don BENEDETTO, (m. 1649), proveniente dalla diocesi di Luni-Sarzana, che risulta occupare questa carica almeno dal 1641.
Costui reca con sé i suoi due fratelli, Antonio e Bartolomeo. Da quest’ultimo si originerà una copiosa discendenza che dura sino ai giorni nostri.
Grazie all’ abile attività commerciale e finanziaria di Bartolomeo e dei suoi discendenti (in particolare nel XIX secolo di Eugenio (1812-1888) che fu il personaggio di maggior spicco in quel periodo), si iniziarono ad acquistare, a partire dall’inizio del Settecento, varie proprietà latifondiste della zona, fra cui alcune di quelle della famiglia Malaspina.
Si trattava , dunque, di una ricca famiglia di possidenti i cui esponenti occuparono  varie ed importanti cariche pubbliche e che risulta aver instaurato, attraverso alleanze matrimoniali, legami con esponenti della nobiltà locale, come i Guastalli Marchesi di Caprio ed i Maracchi Nobili di Pontremoli.
Due personalità della famiglia si affermarono particolarmente nel secolo XVIII: furono i due figli maschi di Stefano I, (figlio di Bernardino, figlio del sopracitato Bartolomeo), vale a dire Bernardino (II) e Silvestro.
Mons. BERNARDINO (II) ZAMPETTI (1676-1721) intraprese la carriera ecclesiastica, una volta divenuto sacerdote e dottore in Sacra Teologia, venne nominato Protonotario Apostolico. Fu Arciprete di Filattiera dal 1708 alla morte.
Il di lui fratello, SILVESTRO ZAMPETTI (1685-1761), grazie anche ad un’alleanza matrimoniale molto solida, contribuì non poco all’ascesa della famiglia, imparentandosi con i Marchesi di Caprio, borgo non distante da Filattiera, di proprietà dei Malaspina.
Sposò infatti il 22 febbraio del 1707 Margherita Guastalli dei Marchesi di Caprio
Nel corso del XVIII e XIX secolo aumentò l’importanza sociale della famiglia, che occupò, mediante alcuni suoi membri, importanti cariche pubbliche: furono Camarlinghi di Filattiera Bartolomeo III (1731-1808) e Don Silvestro II (1774-1824); Pietro Antonio (1760-1815) fu Maire (sindaco) di Filattiera dal 1809 al 1812; infine il già citato Eugenio fu Gonfaloniere di Filattiera nel 1839; Podestà dal 1849 al 1855 e poi Sindaco (il primo a Filattiera dopo l’Unità d’Italia sino al 1886). Fu Cavaliere della Corona d’Italia.
La famiglia Zampetti non solo diede diversi sacerdoti alla Chiesa, ma a partire dal secolo XIX incluse al suo interno esercenti le professioni più prestigiose. Per questo godette della Nobiltà Civica, alla pari di molte altre Famiglie le quali, nei secoli precedenti e sino alla fine dell’Ottocento ricoprendo cariche pubbliche, religiose e magistratuali, gestirono il potere, generazione dopo generazione. Vivendo con ciò “more nobilium”, tanto da acquisire il diritto di sepoltura nella Pieve di Sorano di Filattiera.
L’esponente di maggior prestigio fu EUGENIO, nato  a Filattiera il 24 agosto del 1812 ed ivi morto il 30 settembre 1888, terzo figlio di Benedetto e di Maddalena Pellegri.
Fu Gonfaloniere di Filattiera; nel 1849 venne eletto Podestà,. Nel 1861, con l’Unità di Italia fu il primo Sindaco di Filattiera, carica che mantenne sino alla morte. A seguito dei suoi servigi nei confronti della Comunità di Filattiera il Re d’Italia Umberto I gli concesse la nomina a Cavaliere della Corona d’Italia.
Eugenio, nel corso della sua lunga ed operosa esistenza si sposò due volte: la prima con Margherita Giumelli (m. 1843), da cui ebbe tre figli. Essendo rimasto presto vedovo si riammogliò il 26 ottobre 1846 con la nobile pontremolese Maria Luisa (Luigia) Maracchi (29/11/1818-1864). Da tale matrimonio nacquero sette figli che diedero origine ad una numerosa discendenza esistente ancora oggi.
La Famiglia si diramò verso la fine del XIX secolo in Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Toscana.
L’attuale esponente è il nobile Paolo Maria Bernardino Cinzio, medico-chirurgo, specialista in Chirurgia Generale, Odontoiatra, , professore di Storia dell’Odontoiatria presso l’Università di Pavia

Presenze sul RAI


Altri emblemi


Personaggi notabili

-SILVESTRO (1685-1761), possidente, sposa la Marchesa Margherita Guastalli dei Marchesi di Caprio
-MONS. BERNARDINO (II) (1676-1721), Protonotario Apostolico e Dottore in Teologia, Arciprete di Filattiera
-PIETRO ANTONIO (1760-1815), possidente, Maire (Sindaco) di Filattiera in età napoleonica
-EUGENIO (1812-1888), possidente, primo Sindaco di Filattiera dopo l’Unità di Italia, Cavaliere della Corona di Italia
-PIERLUIGI (1927-2003), professore  ordinario di Dottrina dello Stato nelle Università di Trieste, Milano, Genova , Membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Accademico Pontificio
PAOLO MARIA BERNARDINO CINZIO, attuale rappresentante della Famiglia. Medico Chirurgo, Professore di Storia dell’Odontoiatria presso l’Università di Pavia

Reperti