Gallelli di Badolato


Origine

Dalmazia

Provenienza

Calabria

Capo della casata

Don Ettore Gallelli di Badolato, Barone di Badolato, Parafreniere Pontificio di Sua Santità Papa Francesco, Cav. Jure Sanguinis S.M.O.C. di S. Giorgio, Cav. di Malta ad Honorem

Titoli

Baroni di Badolato

Feudi

Badolato

Sodalizi

Club calabrese per la caccia alla volpe simulata

Brands

Tenuta di Pietra Nera, Castello Gallelli, Editore Gallelli

Arma e motto

Arma: d’azzurro, troncato: nel 1° d’oro, all’aquila spiegata di nero, coronata del campo; nel 2° d’oro, alla volpe rampante di rosso, con la testa rivolta verso un gallo dello stesso, fermo su una terrazza erbosa di verde

Retaggio

  • Stemmi
  • Dimore
  • Foto
  • Quadri
  • Reperti
  • Archivio
  • Biblioteca
  • Collezione d’armi

Cenni storici

Antica e potente casata feudale calabrese, originaria Dalmata di Zara, ove i suoi membri sono elencati nel censimento nobiliare del 1283. Casata facente attualmente parte della famiglia pontificia, infatti ricevuti col titolo di baroni di Badolato, nei Parafrenieri Pontifici di Sua Santità, (prestigioso collegio accorpato a quello dei Sediari, addetti alla rappresentanza del cerimoniale in anticamera pontificia). E’ una delle poche casate italiane, che dunque possiede presso le proprie residenze il trono papale, che è il prestigioso seggio realizzato in stile barocco, con preziosa foglia d’oro ed elegante velluto rosso, tradizionalmente presente presso le residenze dei membri della famiglia pontificia, storicamente riservato alle visite del papa, dei cardinali, vescovi, o dignitari dell’anticamera di Sua Santità. Secondo un antica usanza, esso è rivolto verso la parete, e girato solo in occasione di codeste visite. Nei secoli i Gallelli si cognominarono con aggiunte e abbreviazioni quali: Gallellus, Gallus, Gallis, Gallello, Galleli e in ultimo Gallelli, e vennero elencati tra i più facoltosi già nel censimento nobiliare Zaratino del 1283.

Campisi di Caulonia, Alemanni di Catanzaro, Ruffo della Scaletta, Sassonia-Coburgo-Gotha, de Salazar, de Riso, Marincola Cattanea e S. Floro, Morbilli di S.Angelo, Spedalieri, Benso, Corsi, Cenci, Colonna, Torlonia, Massimo Lancellotti, Sacchetti, di Sangro, Barberini, Malvezi Campegi, Rossi di Montelera, Orsini, Imperiali, Hoelloen Bertenstein, Asburgo-Lorena, Medici, Caetani, Chigi Zonzadari, Savelli, Carafa, Bolognetti, Corsi, Santacroce, Pignatelli, Caracciolo

Altri Emblemi


Presenze sul RAI

Pubblicazioni

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Il Barone

Don Ettore Gallelli Benso de Salazar, nato a Trieste il 13 08 1973
Patrizio di Zara. Conte di Pago e Nona.
Undicesimo barone Gallelli di Badolato.
In data 22.11.1999 e in esecuzione alle volontà dei conti Benso,
aggiunge al proprio anche il cognome materno.
Nel 2011 su volontà delle zie, le nobili de Salazar, ne aggiunge il cognome anagrafico.
Sposa a Roma il 9.06.2007 la nobile Isabella dei baroni Corsi di Turri e Moggio, figlia del barone Stefano e della principessa Fabiola Cenci Bolognetti di Vicovaro.
Parafreniere Pontificio di Sua Santità Papa Francesc, cav. Jure Sanguinis del S.M.O.C. di S. Giorgio (riconosciuto dalla monarchia spagnola); cav. di Malta ad Honorem della Reale Arciconfraternita dei cavalieri di Malta di Catanzaro. Imprenditore agrario a titolo principale, proprietario di castello Gallelli della tenuta di Pietranera di Badolato, fondatore del marchio Castello Gallelli-grandi eventi; Presidente fondatore dell’Associazione Storica di Badolato Benedetto Croce, Presidente fondatore del Club Calabrese per la caccia alla volpe a cavallo, della tenuta di Pietranera, Presidente delegato dell’Unione della Nobiltà d’Italia, Presidente delegato del Collegio Araldico Romano-Istituto Araldico Romano-1853, Presidente della Commissione Araldica del Libro d’Oro della Nobiltà Italiana-nuova serie, e della Rivista Araldica-nuova serie, proprietario del marchio editoriale Ettore Gallelli-editore, autore-editore del maggior numero di periodici, nobiliari, nazionali, in commercio, tra i più noti: il Calendario Pontificio, edito co supervisione della santa sede, e l’Anuario de la Nobleza Espanola, edito con gradimento scritto di S.M. Felipe VI di Spagna. Con (D.P.R. Del 22 nov. 1999 di agg. il cogn. Meterno Benso); e con Decr. della prefettura di Catanzaro in data 4 maggio 2011 di agg. del cogn. dell’ava de Salazar, in ottemperanza alla volontà delle famiglie Benso e de Salazar. Sp. a Roma il 9.6.2007 la Nob. Isabella dei Baroni Corsi di Turri e Moggio, n. a Roma il 27 nov. 1976; imprenditrice, figlia del nobile Stefano dei baroni Corsi di Turri e Moggio, n. a Roma il 30.giu.1945 sp. a Roma il 25.ott.1975 Donna Fabiola Cenci Bolognetti dei Principi di Vicovaro, n. a Roma il 7.apr.1954, figlia del Principe Don Paolo Cenci Bolognetti (Guardia nobile Pontificia), e di Giovanna Malvezi Campeggi, dei marchesi di Dozza. Da quest’unione vede la luce il Nobile Lorenzo Gallelli Benso de Salazar n. a Roma il 26 giu. 2010.
2-b)- Nob. Don Alberto Gallelli Benso, dei B. di Badolato (D.P.R. Del 22 nov. 1999 di agg. il cogn. Meterno Benso); n. a Trieste l’8 novembre 1975, imprenditore, vicepresidente dell’Unione della Nobiltà d’Italia, e del Collegio Araldico Romano-Istituto Araldico Romano -1853, cav. Jure Sanguinis del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio dell’Infante di Spagna.